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Rivaluta ISTAT: come calcolare l’adeguamento del canone di locazione

rivaluta istat

 

Alla stipula del contratto di locazione, inquilino e proprietario si accordano sul canone d’affitto, accettando un prezzo che non potrà variare durante tutto il periodo di contratto.

Tuttavia anche il canone di locazione subisce gli effetti dell’inflazione. Di conseguenza il prezzo del canone potrà aumentare in base all’adeguamento ISTAT.

Vediamo di cosa si tratta.

 

Ecco cos’è l’adeguamento ISTAT

L’istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) è l’ente pubblico che si occupa di effettuare il censimento e calcolare il costo della vita della popolazione.

Per farlo, monitora le variazioni di prezzo di beni e servizi rispetto ai periodi precedenti, di un mese, un anno e due anni. 

I dati raccolti vengono utilizzati come base per calcolare l’adeguamento monetario.

In sostanza si tratta di un meccanismo di rivalutazione su base annua del costo della vita, che consente di aggiornare i prezzi di beni e servizi per renderli attuali.

È una procedura prevista dalla legge e viene applicata principalmente per le locazioni immobiliari, le pensioni INPS, le rendite INAIL e gli assegni di mantenimento.

Quindi, è vero che c’è un contratto di locazione che stabilisce il prezzo del canone, ma per legge questo prezzo va adeguato annualmente al costo della vita.

La questione cambia però tra un contratto di locazione e un altro, quindi presta attenzione.

 

Adeguamento ISTAT in base al contratto di locazione

Il tipo di contratto di locazione va a incidere sul calcolo dell’adeguamento ISTAT e in alcuni casi non si può applicare. Vediamoli uno per uno.

 

Contratto di locazione a canone libero (o 4+4)

Per questo tipo di contratto di locazione l’adeguamento viene calcolato applicando il 100% dell’indice ISTAT e può essere concordato tra proprietario e inquilino scegliendo tra due modalità:

  • automatico, se il contratto stabilisce che il proprietario possa beneficiare dell’adeguamento ISTAT senza doverlo richiedere all’inquilino. In questo caso il canone di affitto viene adeguato ogni anno dall’Agenzia delle Entrate;
  • a richiesta, se il contratto di locazione non prevede l’adeguamento ISTAT automatico e il proprietario è tenuto a richiederlo di anno in anno. Nel caso se ne dimenticasse, l’inquilino non è tenuto a pagare gli arretrati.

 

Contratto a canone concordato (o 3+2)

Con questa tipologia di contratto l’adeguamento del canone non può superare il 75% dell’indice ISTAT. In questo caso l’inquilino è tenuto a pagare l’adeguamento del canone solo se richiesto dal proprietario.

Ma nel caso il proprietario si dimenticasse di richiedere l’adeguamento ISTAT, può rimediare in qualsiasi momento, ma non può richiedere gli arretrati.

 

Se il proprietario ha scelto il regime fiscale della Cedolare Secca

In questo caso non è previsto alcun adeguamento del canone di locazione, quindi il prezzo stabilito sul contratto rimarrà sempre uguale fino alla fine.

 

Come si calcola l’adeguamento ISTAT per i canoni di locazione

L’adeguamento ISTAT si basa sull’indice FOI, ovvero i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, che viene pubblicato mensilmente sulla Gazzetta Ufficiale.

Questo indice viene associato ai dati monitorati dall’ISTAT nel corso dell’anno e permette di ritoccare i prezzi dei canoni d’affitto.

Comunque non c’è da preoccuparsi, perché di solito si tratta di una variazione di pochi euro.

Per calcolare l’adeguamento del canone di locazione, basta reperire i dati dell’indice FOI sul sito dell’ISTAT e moltiplicarlo per la percentuale riferita al tuo contratto di locazione (100% dell’indice per il canone libero, 75% dell’indice per il canone concordato).

Dopodiché occorre moltiplicare il numero ottenuto con il costo del canone di affitto.

Ti faccio un esempio.

Prendiamo un canone di affitto da 600€ e mettiamo il caso che l’indice ISTAT sia variato dell’1,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Per il contratto d’affitto a canone libero il calcolo sarà: 

€ 600 x 1,2% = € 7.20

Per il contratto d’affitto a canone concordato invece:  

1,2 x 75% = 0,9 e  € 600 x 0,9% = € 5.40

In ogni caso puoi anche evitare di fare tanti conti, perché puoi trovare diversi tools online per calcolare in automatico l’adeguamento del canone di locazione.

 

Detto questo, perché perdere tanto tempo a preoccuparsi di mille questioni burocratiche?

Se ti trovi a Massa-Carrara e hai un immobile da affittare o sei alla ricerca di una casa in affitto, vieni a trovarci in Agenzia.

Noi di Affitto Top siamo il punto di riferimento dell’affitto residenziale a Massa e Carrara.

Oltre a occuparci di tutte le questioni burocratiche, dalla stipula del contratto di affitto alle volture e quant’altro, offriamo la nostra assistenza gratuita anche dopo la firma del contratto.

Così se una delle due parti – proprietario o inquilino – avesse dei problemi, noi ci saremo sempre.

Quindi:

  • se sei proprietario di un immobile, ti invito a conoscere il nostro Protocollo di Selezione dell’Inquilino Perfetto;

 

In alternativa puoi chiamarci al numero verde 800.687.199.

A presto
Matteo

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